Una rete territoriale di produzione biologica
Nell’anno 2016, le vicissitudini per l’approvazione, al consiglio comunale di Messina, della delibera che estendesse da una a due volte al mese il mercatino del biologico di piazza Casa Pia (una delle motivazioni, apportate da chi si opponeva, era il fatto che il mercato non fosse esteso alla filiera corta dei piccoli produttori del campo biologico nel comprensorio messinese), hanno sollecitato una riflessione all’interno del circolo Legambiente Messina: promuovere il consumo critico (con il Gas) ed il prodotto non solo biologico, ma equo-bio-locale, costituiscono da molti anni uno dei suoi impegni prioritari, ma come concretamente favorire e incrementare la crescita e la possibilità concreta di inserirsi (produttori e consumatori) in questo scambio solidale e virtuoso?
La promozione di una rete territoriale di produzione biologica (tipo consorzio), idea non certo nuova, ma mai perseguita fattivamente per le motivazioni più varie e le difficoltà certamente non facili da superare, ci è sembrata una via da intraprendere, per questo motivo, nel settembre 2016 abbiamo promosso un primo incontro con un ristretto numero di produttori “virtuosi” che ritenevamo potessero essere interessati a vario titolo.
I numerosi incontri tra i produttori, il loro impegno e il sostegno dato dal nostro Circolo hanno portato, nel 2017, alla elaborazione e all’adesione dei produttori alla “Carta dei Principi” e alla costituzione della rete “Buona Terra”. In ottemperanza alla suddetta carta, la rete ha elaborato un comune percorso che condivide la visione di un mondo che rispetti la dignità del lavoro e della salute, il paesaggio e i suoli, e che mette alla base del suo modo di intendere le produzioni agricole criteri e sentimenti di solidarietà, lealtà, eticità, trasparenza, partecipazione e agricoltura naturale.